La gentilezza è hobbit: dobbiamo far sì che sia anche umana!
Avevano attraversato il torrente fatato, ma al di là il sentiero sembrava procedere tortuoso esattamente come prima e nella foresta non avevano scorto alcun cambiamento.
R.J.Palacio prende in prestito le parole del libro Lo Hobbit per raccontare la paura di August per la nuova scuola; sceglie un brano che descrive la difficoltà di intraprendere un percorso nuovo quando il mondo ti mette a dura prova.
La parte del libro citata in Wonder è la stessa che fa da trama all’attesissimo film che domani uscirà in Italia, il secondo capitolo della trilogia de Lo Hobbit, e rappresenta la parte più difficoltosa e buia di tutta la storia tratta da J.R.R.Tolkien.
Un’avventura in cui il ruolo del personaggio più valoroso è affidato a un piccolo uomo, dal grande cuore e di una gentilezza innata.
Esempi come questi dimostrano che GENTILE = PERDENTE non ha alcun senso. Dovremmo allontanarci sempre di più da questi stereotipi in cui il vincente dev’essere aggressivo e superiore, per toccare con mano che, con la gentilezza, si ottiene ciò che è davvero importante nella vita.

Il libro Wonder attraversa la lettura di altri meravigliosi libri per ragazzi (ma da leggere anche da adulti) – come Nelle pieghe del tempo di Madeleine L’Engle, che il professore di inglese dà da leggere ai suoi studenti – tutti caratterizzati da un unico filo conduttore: l’amore vince l’oscurità.
Foto credit Lo Hobbit – La desolazione di Smaug: www.movieforkids.it